L’Islanda, tra tutti i Paesi europei, è quello che vede un minor numero di nascite di bambini con la sindrome di Down. La percentuale di abitanti senza trisomia 21 (o, appunto, sindrome di Down) è prossima al 100% (la popolazione islandese conta circa 335 mila abitanti). Ad oggi qui infatti solo 1 o 2 bambini all’anno vengono al mondo affette da questa condizione.
Kari Stefansson, fondatore della deCODE Genetics, società che ha analizzato quasi tutti i genomi della popolazione islandese, ha dichiarato: “Non c’è niente di male nell’aspirare ad avere figli sani, ma è difficile decidere quanto in là ci si debba spingere nell’inseguire questo obiettivo”. La notizia arrivata dall’Islanda ha infatti già suscitato un grande dibattito etico. In molti infatti vedono la mancata nascita di bambini Down come frutto di un’imposizione dello Stato, e non tanto di scelte libere e individuali.
La diminuzione dei casi di sindrome di Down è un fenomeno che in realtà non riguarda solo l’Islanda, ma, seppur in misura inferiore, anche Svezia, Novergia, Svizzera, Olanda e Spagna, dove negli ultimi 25 anni il numero di portatori della sindrome è sceso del 50%.
news.fidelityhouse.eu
Sostieni la Marcia per la Vita